In viaggio: il cammino per la meta del noi

In viaggio: il cammino per la meta del noi

“Ma chi ha detto che chi parte debba per forza arrivare da qualche parte? Come va a finire il viaggio di chi parte e non arriva dove voleva arrivare? Lungo la strada di queste pagine trovi la storia di uno che non ci arriva. È una storia fatta di altre storie incrociate lungo strade polverose. Una storia che è sua, come potrebbe essere tua. Una storia che era sua, ma che adesso diventa un po’ tua. È una storia in viaggio. La storia del viaggio della vita, tra il partire e l’arrivare. È la storia del viaggio della vita più lungo e intenso, zaino in spalla e scarpe ai piedi: partire da me e arrivare a te”.
Nei momenti in cui sembra smarrita la strada ormai nota, perdiamo di vista il viaggio. Questo brano, estratto dal libro di Stefano Pardini “Io a Radicofani non ci sono mai arrivato” mi ha riportato al viaggio che l’A.I.A.S. sta percorrendo. Quando dico A.I.A.S. intendo tutti quelli che appartengono alla strada da percorrere: chi fa da battistrada, chi tiene insieme le persone, chi affianca dal ciglio della strada, chi tiene d’occhio la bussola, chi cerca la Stella polare.
E allora abbiamo pensato di creare un ponticello sospeso, di quelli che fanno paura ma non mollano mai, e percorrere insieme questo pezzo di strada, dell’assenza di incontri e di storie vissute de visu. Non ci avviamo ad una meta precisa, geograficamente reale, ma ci porta dappertutto: partire da me e arrivare a te. E allora, incrociamo le storie: le vostre che diventano un po’ nostre e le nostre che un po’ saranno vostre. Perché il viaggio è comune, è dei nostri ragazzi, degli operatori, delle famiglie, di quelli che ci guardano con benevolenza, qualcuno magari anche no, di quelli che sbirciano attendendo risposte, di chi fa capolino per ringraziarci. Allora mettiamoci in cammino per arrivare da me a te, da te a me. Tutti i giorni aspettiamo un’esperienza, breve, postata, e noi posteremo la nostra. Perché incrociare le storie è un po’ come guidare il destino.
Grazie e passate parola perché noi vi aspettiamo e, voi, aspettateci.

Tiziana Petrosino

2 risposte

  1. Benny Falisi ha detto:

    Il nostro viaggio verso di voi e con voi è cominciato il 4 luglio 2016..tante le tappe..poche fermate, pochissimi ostacoli ..enormi traguardi..
    noi ci siamo pisizionati lungo il ciglio della strada per appaudire e sostenere il nostro maratoneta.
    Grazie A.I.A.S.
    Umberto e la sua famiglia

  2. Angela ha detto:

    Il mio percorso si è incrociato con il vostro, proprio quando stavo perdendo ogni speranza per mio figlio, che è arrivato a pensare 160 kg. La vostra professionalità assieme alla vostra grande umanità ha restituito dignità al mio adorato figlio . Per me siete una grande famiglia e rappresentate proprio quell’arcobaleno che con i suoi colori ci guida lungo questo cammino che è la vita!!

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