Sezione Autismo

Sezione Autismo

La S.A.D.A. è, attualmente, una struttura realizzata sulla base di significative esperienze acquisite nel trattamento dei bambini, degli adolescenti e degli adulti con autismo, che hanno avuto una importanza fondamentale per la progettazione, la scelta dei materiali e la qualificazione degli spazi e che hanno consentito la realizzazione di un complesso con specifici indirizzi architettonici per gli ambienti destinati al trattamento della particolare disabilità.

L’Equipe multidisciplinare della SADA, nel pieno rispetto delle linee guida sull”autismo, opera secondo una procedura metodologica che prevede:

  1. Colloquio introduttivo con la famiglia
  2. Assessment diagnostico e funzionale con utilizzo dei seguenti strumenti:
    • Autism Diagnostic Observation schedale ADOS , Versione italiana Tancredi e Al.
    • ADI-R
    • Scale per valutazione del Quoziente intellettivo Wechsler
    • Psychoeducational Profile per bambini ed Adulti di Schopler
    • ABS-Vineland
    • Scheda di Valutazione delle abilità padroneggiate (SVAP-R2), G.M. Guazzo
  3. Colloquio procedurale con la famiglia
    • Diagnosi
    • Prognosi

Elaborazione ed implementazione di Progetti educativi ispirati alla Metodologia Cognitivo Comportamentale ed all’Analisi del comportamento Applicata e comportamento verbale (A.B.A.).

I programmi educativo-abilitativiper i bambini con DPS sono orientati principalmente all’acquisizione delle seguenti abilità:

  • Prerequisiti di base (Contatto oculare spontaneo e su richiesta, span attentivo e mnesico ecc)
  • Imitazione (Motoria e verbale)
  • Attenzione condivisa
  • Azione congiunta
  • Abilità grosso e fini motorie
  • Abilità oculo-manuali
  • Abilità cognitive Verbali e non Verbali (comunicazione, denominazione, recettivo, intraverbale, visuo-spaziale, accademico)
  • Abilità sociali

Tali programmi presuppongono il pieno rispetto delle seguenti condizioni:

  1. Coinvolgimento dei genitori, i quali eseguono giornalmente compiti sia per favorire l’apprendimento di nuove acquisizione che per decrementare la frequenza dei comportamenti problematici;
  2. Acquisizione dei prerequisiti, quali quello riguardante l’orientamento dell’attenzione, verso il terapista ed il suo mantenimento per un tempo necessario a garantire l’apprendimento richiesto;
  3. Utilizzazione di programmi educativi che tengano conto della iperselettività dello stimolo e che usino un linguaggio estremamente chiaro e conciso per non sovraccaricare la memoria a breve termine del bambino
  4. Variazione dei compiti di apprendimento durante una stessa seduta in modo da non insistere su uno stesso compito per molto tempo
  5. Partecipazione del terapista con flessibilità (adattamento alle esigenze del bambino mantenendo fermi gli obiettivi) ed empatia ( essere per il bambino un modello importante) all’intervento educativo;
  6. Uso di rinforzatori diversi, in modo da evitare il fenomeno della saturazione;
  7. Promozione della generalizzazione di abilità acquisite nelle diverse situazioni di vita, sia per trattamenti ambulatoriali (Psicomotricità – Logopedia- Terapia Occupazionale,-Prog. Cipe di 3 ore quotidiane per 6 giorni)), che per trattamenti domiciliari (Psicomotricità – Logopedia, Prog.ABA di 3 ore quotidiane per 5 giorni), semiresidenziale e residenziali.

I programmi educativo-abilitativi per gli adolescenti ed adulti con DPS sono orientati all’acquisizione delle seguenti abilità:

  • Abilità pragmatiche di comunicazione
  • Abilità di autonomia personale ( Igiene personale, Vestirsi, lavarsi, prendersi cura del proprio corpo )
  • Abilità integranti:
  • protezione personale (riconoscimento situazioni pericolose, comportamenti sessuali)
  • attività domestiche (pulire il proprio ambiente, preparare qualche pietanza, eseguire lavori domestici come rifare il letto, annaffiare fiori, usare correttamente utensili ed attrezzature della cucina, lavare stoviglie, lavare biancheria)
  • gestione del tempo libero (giochi da solo o in compagnia, visione di film, ascolto della Musica)
  • mobilità e vita in comunità (spostamenti pedonali, uso mezzi pubblici, frequentazione di negozi e servizi territoriali quali piscina, maneggio ecc. )
  • Abilità occupazionali finalizzate all’inserimento lavorativo (Tutorato, apprendistato, laboratori protetti)

Molto lavoro è dedicato alla organizzazione e strutturazione degli spazi, ambienti interni ed esterni, ausili e materiali. La visualizzazione e la prevedibilità sono le peculiarità che caratterizzano l’ambiente educativo, con l’obiettivo di favorire nelle persone con autismo la comprensione del mondo circostante. Per tali motivi sono stati approntati ambienti adeguati alle specifiche necessità dei ragazzi e rispondenti agli obiettivi preposti all’incremento delle competenze comunicative di ciascuno e decremento della frequenza dei comportamenti problematici all’interno dei gruppi. Pertanto gli ambienti sono dotati di:

  • postazioni di lavoro individuale
  • postazioni di lavoro indipendente
  • ambienti strutturati per il tempo libero
  • ambienti per attività espressive
  • stanza multisensoriale

Lo spazio fisico è progettato per definire e far capire al soggetto dove si svolgono le sue attività e per quanto tempo: ambienti definiti da simboli di identificazione, schemi della giornata, sequenze di foto, disegni o oggetti sono tutti mezzi che, strutturando tempo e spazio, aiutano la persona autistica ad uscire dal caos, a vedere, a capire e a prevedere.

Verifica dei progetti educativo-abilitativi

La verifica dei progetti riabilitativi per ciascun utente avviene attraverso modalità scientificamente controllabili e dopo almeno 6 mesi dall’implementazione degli interventi educativi.

Personale coinvolto

Il personale coinvolto e supervisionato da una equipe specializzata, è costituito da operatori ( psicologi, educatori, neuro psicomotricisti, logopedisti) formati ed in formazione con supervisione in tecniche di base dell’Analisi del comportamento applicata e comportamento verbale.

Intervento con i genitori

  • Sostegno Psicologico individuale e/o di coppia
  • Parent training: Attività informativa e formativa che ha la finalità di trasmettere ai genitori, con incontri periodici, competenze specifiche relative alla metodologia cognitivo – comportamentale utilizzata in ambito educativo e basate sui principi e tecniche di base dell’ABA

Intervento con gli insegnanti ed educatori scolastici

Il lavoro dell’insegnante con un allievo autistico implica una attenta analisi delle abilità di base da lui possedute, una formulazione più dettagliata e graduata degli obiettivi perseguiti, il ricorso a strategie di insegnamento più efficaci, un processo di verifica costante e sistematico che necessariamente deve essere realizzato in sintonia con gli interventi Riabilitativi ed educativi previsti per quel bambino.

La collaborazione dell’equipe riabilitativa con gli insegnanti ha sia lo scopo di implementare progetti educativi che abbiano caratteristiche di continuità e coerenza nei diversi contesti di vita del bambino sia di informare e formare gli insegnanti, trasmettendo competenze specifiche sulla metodologia cognitivo-comportamentale utilizzata in ambito educativo e basate sui principi e tecniche di base dell’ABA.

Strategie per l’apprendimento

L’intervento sul bambino autistico non mira alla semplice acquisizione di nuove abilità, ma le situazioni di apprendimento sono organizzate in modo tale da fornirgli esperienze emotive positive. In tal modo, oltre a favorire nuovi apprendimenti, si dà al bambino la possibilità di migliorare la propria autostima e di decrementare l’ansia prestazionale che spesso gli impedisce di affrontare nuove situazioni. Le abilità che vengono apprese, inoltre, sono sempre finalizzate all’apprendimento di competenze via via più complesse e orientate al raggiungimento della massima autonomia.

Le strategie educative utilizzate per l’apprendimento delle specifiche abilità sono quelle proposte dall’ABA che risultano le più efficaci ed efficienti nel trattamento dei disturbi pervasivi dello sviluppo.

Verifica del Progetto

Come è facile intuire, la verifica dei progetti educativi per ciascun bambino avviene attraverso modalità scientificamente controllabili e dopo almeno 5 mesi dall’implementazione degli interventi riabilitativi ed educativi.