La Storia dell’ A.I.A.S.

La Storia dell’ A.I.A.S.

L’A.I.A.S. – Associazione Italiana per l’Assistenza agli Spastici viene costituita il 24 novembre del 1954 con sede a Roma in Via degli Scipioni, l’attuale sede, sempre in Roma, è in Via Cipro 4/H. e venne riconosciuta giuridicamente dal Presidente della Repubblica nel 1968.

Fondatori sono stati alcuni genitori di bambini cerebrolesi di Roma che, all’epoca, dopo aver preso conoscenza delle iniziative associative internazionali in atto negli Stati Uniti ed in Gran Bretagna e dopo aver constatato la carenza di strutture pubbliche, sentono l’inderogabile esigenza di attivare in Italia una associazione privata in grado di provvedere alla prevenzione ed alla cura dei problemi legati agli esiti della paralisi cerebrale infantile e ai successivi aspetti esistenziali.

Il seme di quel lontano novembre del ’54 ha dato origine ad un grande albero, pienamente sviluppato e ramificato, in continua produzione di buoni e splendidi frutti. All’ombra di questo albero sono cresciuti tanti e tanti ragazzi, tanti e tanti operatori, tanti genitori e tanti amici che hanno scritto, con il loro lavoro, con la loro appassionata dedizione, con il loro credere, con le loro gioie e le loro sofferenze, i risultati positivi, le annate di buon raccolto e quelle di carestie, la storia dell’A.I.A.S., nata dall’amore e cresciuta con gli stessi sentimenti.

Il ricordo immediato va a coloro che a partire dagli anni cinquanta, quando nel campo della riabilitazione solo pochi, pochissimi medici su tutto il territorio nazionale cominciavano a fare le prime diagnosi, hanno creduto nella riabilitazione e si sono battuti per la sua affermazione. Sono alcuni grandi Amici che non ci sono più: Adelaide Colli Grisoni, Orazio Malaguzzi Valeri, Radio Save, Giancarlo Pennisi, Adriano Milani Comparetti, Alberto Gritti, Claudio Dragone, Ciro Di Gennaro, Gabriella Giordano, Teresa Serra, Aurelio Taraschi.

Oltre cinquantasei anni di attività non sono pochi nella vita di una associazione come l’A.I.A.S., sempre in lotta con i tempi e dinamicamente proiettata in un processo di trasformazione della concezione e della organizzazione della riabilitazione in Italia. E non si può non ricordare in proposito che le linee guida e qualità dei servizi della riabilitazione sono per larga parte scaturiti dal graduale processo di credibilità e fiducia acquisito dall’azione dell’A.I.A.S. a livello governativo, con particolare riferimento al Ministero della Sanità, di concerto con il quale sono stati organizzati i primi sette Convegni Nazionali dei Direttori dei Centri di Riabilitazione, tenuti a Roma, Cosenza, Bari e Cagliari, che rappresentano delle pietre miliari nell’iter della riabilitazione, avendo fissato i principi e gli indirizzi tecno-scientifici e sociali sui quali si continua ancora oggi ad operare.

Non v’è dubbio che tutto ciò costituisce il patrimonio culturale dell’A.I.A.S. che può essere apprezzato soltanto attraverso la sua conoscenza, nella ferma convinzione che la memoria storica rappresenta la forza per mantenere vivo l’interesse per il domani, la leva che spinge a continuare a camminare sulla strada intrapresa, le premesse basilari per una concreta e conseguenziale programmazione dell’attività futura. E particolarmente rilevante è stata l’azione promossa e svolta dall’A.I.A.S. nel corso degli anni sessanta per l’abbattimento delle barriere architettoniche e sono state le spinte e le pressioni a tutti i livelli per pervenire alla emanazione di leggi nel settore, così come sottolinea Antonio Ornati nel suo volume “Architetture e barriere” editore Franco Angeli, 2000.

Né può non essere ricordata la forza determinante, le capacità poste dall’A.I.A.S per l’inserimento e l’integrazione dei bambini e dei ragazzi in situazione di disabilità nella scuola di tutti e come la documentazione e gli elaborati forniti dall’A.I.A.S. portarono alla concretizzazione del noto documento Falcucci e nel 1977 alla Legge 517 che segnò un punto fermo per l’integrazione della minorazione nella scuola e, conseguentemente, nella Società.
Lo Statuto nazionale, a cui faranno in seguito riferimento tutte le Sezioni d’Italia, contiene svariati punti all’articolo degli Scopi. Tra i più evidenti emergono i seguenti:

  • Assistenza, cura e riabilitazione di soggetti portatori di handicap;
  • Assistenza, cura e riabilitazione di soggetti svantaggiati e socialmente emarginati;
  • Difesa dei diritti a tutela dei portatori di handicap;
  • Ricerca formazione e informazione su disabilità e patologie disabilitanti;
  • Proposte di leggi regionali e nazionali per l’handicap e l’handicappato;
  • Istituzione , gestione e conduzione di Centri di riabilitazione;
  • Istituzione, gestione e conduzione di Centri assistenziali;
  • Istituzione, gestione e conduzione di scuole di formazione, specializzazione e post specializzazione per figure professionali e tecniche per l’espletamento dei servizi di cui ai punti precedenti;
  • Organizzazione, Convegni, seminari e stage sull’handicap e sulle patologie ad esso correlate;
  • Organizzazione di viaggi vacanze e studio per l’handicappato;
  • Contatti con altre organizzazioni similari in Italia e all’estero per il confronto sull’handicap, problematiche e patologie connesse;
  • Etc.

Nel 1988anche a Nola si costituisce una Sezione dell’A.I.A.S. adottando in toto lo Statuto Nazionale.
Infatti la prima opera di intervento della Sezione Nolana fu l’istituzione di una Casa di recupero per soggetti minori a rischio di delinquenza, mediante una Convenzione con il Ministero di Grazia e Giustizia.
Successivamente nel 1992 l’A.I.A.S. Sezione di Nola veniva interpellata dagli organi regionali per l’acquisizione di un Centro di riabilitazione napoletano, “Villa Laura Serra” che dismetteva.
E fu allora, quindi, che nacque il Centro di riabilitazione “Don Agnello Saviano”.
Il “Don Agnello Saviano”, sorse in Carbonara di Nola, Comune collinare situato a 165 mt sul livello del mare, conta ca. 1700 abitanti, distante dai più grossi centri di Nola e Palma Campania rispettivamente 8 e 3 Km.
Paese tutto concentrato e ben organizzato con due Chiese, un Ufficio postale, una Stazione di Carabinieri, un Campo sportivo ed una Villa Comunale.
Il “Don Agnello Saviano” sorse proprio al Centro di tutto questo: infatti era adiacente la Chiesa di SS. Cosma e Damiano, sull’altro versante confinava con il Campo sportivo, a 100 metri era situato l’ufficio postale e la Villa Comunale ed a 300 mt. La Stazione dei Carabinieri. Il Servizio di trasporto pubblico, affidato alle S.F.S.M. serve il paese di Carbonara di Nola attraverso la tratta Ottaviano – Palma – Nola, centri regolarmente provvisti di altri servizi pubblici per tutte le altre destinazioni.
Il Don Agnello Saviano, quindi godeva di un’ ottima situazione logistico ambientale per l’impianto di una struttura atta ad ospitare soggetti diversamente abili che abbisognano di cura e assistenza.

Altra struttura della Sezione Nolana A.I.A.S., sita in Nola Via A. Boccio, era invece utilizzata come centro di formazione per tutte quelle figure professionali che di norma si utilizzano per le attività dei centri di assistenza e riabilitazione. La struttura formativa è stata operante fino al 1998 mediante regolare autorizzazione della Regione Campania Settore Formazione Professionale.
Successivamente nel maggio del 1998, come spesso succede nelle Associazioni in genere, il Consiglio Direttivo della Sezione di Nola viene rinnovato e sostituito da una nuova squadra capeggiata da una Presidente carica di idee innovative.
Senza voler togliere alcun merito alla esistente struttura di Carbonara di Nola, il nuovo C.D., decide di ingrandire il “Don Agnello Saviano” per rendere maggiori servizi e migliori opportunità di riabilitazione e assistenza agli ospiti dell’A.I.A.S..

Purtroppo in Carbonara di Nola non vi era possibilità di altra struttura ne vi era possibilità di ingrandire quella esistente ed allora si decise di cercarla altrove ma sempre restando nell’ambito del territorio nolano.
In Cicciano e precisamente nell’immediata vicinanza del centro cittadino, è sorto, dal luglio 1999, il nuovo Centro di Riabilitazione della Sezione A.I.A.S. di Nola.
La scelta di Cicciano veniva dettata dalla assoluta mancanza, in tale comprensorio, di una simile struttura offerente i servizi del “Don Agnello Saviano”.

Nel Luglio del 2001, ultimati tre livelli su cinque ed ottenuto regolare decreto sindacale di apertura e funzionamento, ha avuto inizio il trasferimento dei servizi riabilitativi ambulatoriali, domiciliari, di semiconvitto, amministrativi e, secondo i criteri tecnico professionali dello Staff dirigenziale sanitario dell’A.I.A.S, 11 dei 22 ospiti in regime di convitto.
I criteri de quo, prevedevano un trasferimento graduale, per una migliore e non traumatica adattabilità al cambiamento per i soggetti ospiti del “Don Agnello Saviano”, entro un lasso temporale di 90 giorni.
Invece, mediante il buon trattamento tecnico e psicologico del nostro staff di terapisti e psicologi, che ha permesso ottimi risultati di adattamento dei primi 11 ospiti, il trasferimento degli altri ospiti avvenne in tempi brevissimi.

Nell’anno 2002 il Centro A.I.A.S. di Cicciano era completamente operativo.
Ritornando alla sede di formazione delle figure professionali vi è da sottolineare che la sede di Via Boccio, per ovvi motivi di non perfetta rispondenza alle nuove norme sulla istituzione di scuole, fu dismessa dall’allora C.D. e quindi, nel nuovo Centro in Cicciano si è provveduto a destinare un’apposita ala del fabbricato, unicamente a tale scopo. Il Centro Congressi e Formazione del “Don Agnello Saviano” in Cicciano consta di un’Aula Magna con oltre 120 posti a sedere, particolarmente attrezzata con le più avanzate tecnologie di presentazione multimediale. Il C.D. decide, allora, di affidare la formazione continua del proprio personale ad una apposita Associazione a questo esclusivamente deputata: L’I.R.F.I.D. (Istituto di Ricerca, Formazione e Informazione sulle Disabilità). La nuova Sede annovera anche una zona di culto e preghiera all’interno del Centro. Una piccola Cappella è stata impiantata e arredata con l’offerta di alcuni fedeli anonimi ed è stata intitolata ad un Parroco locale di Cicciano “Don Domenico Passariello” il tutto in sintonia con l’attuale Parroco che provvide a Consacrare tale luogo di culto secondo i crismi della Chiesa Cattolica. Attualmente La cappella è sede di Culto dove, periodicamente e durante le festività religiose, vengono attuate Celebrazioni della Santa Messa, con il coinvolgimento di quanti vogliono condividere con persone svantaggiate momenti di vita, secondo lo spirito cristiano. Oggi, in oltre dieci anni di attività guidata dall’ attuale Consiglio Direttivo, l’A.I.A.S. ha progressivamente ampliato le proprie attività. Ha creato diversi settori di intervento tra cui emerge in modo particolare il S.A.D.A. (Settore Autismo e Disabilità Associate) ed ha esteso il proprio territorio di intervento ospitando e trattando in riabilitazione, alcuni soggetti diversamente abili provenienti da altre regioni d’Italia (Liguria – Veneto – Molise – Puglia – Calabria – Sicilia).

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